~Queen Rose~ artfolio

gocce di passato nel fiume del presente.

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<Fabielle>
view post Posted on 18/2/2011, 22:01




CITAZIONE

Non esiste un posto migliore del proprio letto.
Pensateci,basta chiudere gli occhi ingannando la vita,facendole credere che dormiamo mentre dentro la nostra mente cominciamo a progettare la NOSTRA vita,quella che noi vorremmo..quella che Stanley vorrebbe..



Non si sceglie la propria vita
<SMETTILA! NON VEDI CHE IL BAMBINO STA DORMENDO?!>
Le urla della madre penetravano continuamente le orecchie del piccolo Stan che fingeva di dormire,chi mai potrebbe addormentarsi mentre i propri genitori litigano,facendo tremare ogni singolo centimetro di ogni muro della casa?
<PUOI METTERTELO NEL ****QUEL BAS*ARDO! BASTA,ME NE VADO!>
Risponde imprecando il padre mentre Stan continua a contorcersi nelle coperte,cercando di sentire il rumore che provoca muovendo le lenzuola,ma non sono abbastanza forti da coprire quelle parole così pesanti
<BRAVO VATTENE VIA! NON ABBIAMO BISOGNO DI UN DROGATO COME TE!>
Non c'era fine quando sua madre ribatteva,ma lei ormai era fatta così..non riusciva più a trattenersi.
La porta sbattè,un ultimo rumore prima del silenzio..no ancora un'altro,quello della porta della stanza di Stan che si apre,i passi gentili e delicati della madre che si avvicinano al suo letto,il materasso che sembra affondare nona ppena la madre gli si siede vicino..il suo tocco delicato..qualcosa di umido che gli tocca la guancia.Il piccolo si voltà trovando lo sguardo triste della madre..nessuna parola..solo uno sguardo..un abbraccio.
<Perdonami..che vita ti ho dato Stan? Che vita ti sto dando..>
Il piccolo non risponde..culla con la poca forza che ha la propria madre che continua a piangere bagnando il colletto del suo pigiamino blu oltremare.

-Close your eyes-

Tanti auguri figliolo
La voce radiosa della madre penetra dolcemente le orecchie di Stan che non riesce a vedere niente poichè le mani della madre gli coprono la vista..ridacchiando le fa cadere afferrandole teneramente e sorridendo felice alla vista di quella torta farcita di crema al limone e decorata con tanti fiorellini di zucchero..si volta verso la madre..spegnendo appena il sorriso vedendo quell'occhio contornato da un'alone violaceo..non lo spegne del tutto quel sorriso..lo accentua ancora di più non appena schiude le labbra
Ti voglio bene mamma
dice felice lui baciandole entrambe le mani,quelle mani che hanno faticato molto in questi lunghissimi 13 anni..hanno faticato a portarlo in giro quando era una piccola palla tenera di ciccia neonata,quando faceva le compere,quando difendeva sè stessa e a lui..che ora sorride guardando la propria madre.Quella che nei suoi sogni era una donna di successo che lavorava alla radio,ma che nella realtà era una caslinga maltrattata dal proprio marito,dotata di molta creatività e empatia..ma anche di molta desolazione e disprezzo per la vita..
Coraggio Stan..mi sta venendo fame!
ribatte lei sorridendo con quel sorriso pieno di tristezza ma anche di speranza..lui annuisce,non dice altro.Così procede quel giorno di aprile..tra sorrisi e pettegolezzi sui vicini..neanche un attimo di tristezza quando in casa ci sono solo loro due.

Contraddizione continua
E' così che Stan distingue da ciò che è buono da quello che è cattivo..chiude gli occhi..rivive queste scene..cataloga tutto come se fosse uno di quei vecchi bacucchi che tanto detesta quando è in fila alle poste per conto di sua madre..è così che distingue il buono dal cattivo..fa confronti..confronta la realtà con la propria realtà,e quando viene abbracciato dalle coperte,confronta la propria realtà con la realtà che vorrebbe vivere..ed'è così che Stan scopre l'ottimismo..scopre l'illusione di un raggio di sole li dove il cielo è grigio..grigio,non scuro,grigio..come il suo dito ogni qualvolta decide di sfumare i suoi disegni,sfumare..la vita è fatta di sfumature..non è tutto bianco o nero..questo Stan l'aveva capito gia da piccolo...ma è proprio questo che a 14 anni comincia a innervosirlo..perchè renderci capaci di illudere noi stessi? Scopre che l'ottimismo è sinonimo di autodistruzione..no..non è pessimista..autodistruzione perchè ogni volta che sis veglia da uno dei suoi tanti sogni rivede laschifosa realtà che vive..provando nostalgia per quel rifugio inesistente che mai esisterà.Odio profondo verso l'impossibilità di rendere reali i propri sogni..


Cheilite Granulomatosa
Una luce sembra quasi acciecare gli occhi,non abituati a tale potenza,di Stan
<Sembra una forma allergica..ma è qualcosa di raro..>
la voce del dentista così metallica e odiosa entrà violentemente nella testa del ragazzo,ormai cresciuto e capace di comprendere un linguaggio del genere
Ma potrà guarire?
Beh Signora..gliel'ho detto..è qualcosa di raro..non sappiamo se però è qualcosa di grave o meno..
Stan chiude gli occhi..non vuole ascoltare..ripensa a quel giorno di Luglio..si era alzato alle 10 baciato dal sole della campagna..era andato a specchiarsi notando il suo labbro superiore leggermente più duro e gonfio..Forse me lo sarò morso durante la notte.. pensa lui sorridendo..notando come quels orriso sproporzionato gli rovinava il volto..si rattrista capendo gia che c'era qualcosa che non andava..ma va in cucina ugualmente..comicnia a mangiare un po di cereali,ma sente che quei petali di cioccolato gli provocano un sacco di bruciore sulle guancie e sulle gengive..che gli stava succedendo? Non sentiva nessun sapore..solo dolore..ma riesce a trovare sollievo bevendo acqua..solo acqua.Stan se le tocca le labbra,non le riconosce..ora anche il labbro inferiore sembrava reagire,gonfiarsi..sentiva come si era speaccato in mezzo,sentiva ils apore del sangue e di qualcosa di salato,una lacrimuccia sbucata fuori per il dolore..cosa gli stava succedendo? Lui non lo sapeva..
Proviamo a dargli questa pomata..Clobesol..è un cortisonico..dovrebbe fare qualcosa..
Il ragazzo sospira alzandosi dal sedile e prendendo per mano la madre..vuole uscire da quel posto in fretta,dimenticare quelle parole,tornare a sognare le labbra e le guancie perfettamente proporzionate al resto del viso..il viso che aveva prima..

"La realtà è diversa dal sogno"
Mi alzai presto come al solito..14 anni..l'anno scorso m'immaginavo gia qualcosa di nuovo in me..invece mi ritrovo con questo pomo d'adamo e qualche pelo in più dove prima non c'era altro che la pelle liscia..non credo occorra esplicitare he he..in ogni caso,andai dritto in bagno dopo essermi abituato alla poca luce della camera..accesi la luce e andai a specchiarmi..niente..il mio viso era sempre diverso..il mio sogno era solo uno dei tanti.Restai fermo davanti allo specchio ignorando i miei occhi,il mio naso..guardando solo le mie labbra e quel rossore che contornava le mie guancie..nel mio sogno non c'era niente di tutto ciò..al posto di queste cose c'era della barba rada,un sorriso..degli occhi che sprizzavano gioia e dei capelli leggermente più corti..ero anche più alto e questa ciccietta era magicamente sparita,c'erano dei muscoli che non riesco a trovare nel mio corpo attuale..c'era qualcun'altro al mio fianco..no non parlo di mia madre..era una ragazza dai capelli biondi che cadevano sulle spalle..due occhi azzurrastri che andavano in contrasto coi miei,cioccolato..in quel sogno mi stavo facendo la barba e lei mi raccontava un qualche pettegolezzo su una sua amica..ridevamo entrambi mentre dalla cucina provenva un buon profumo di caffè.Dalla cucina non proveniva nessun profumo..ma avvicinandosi al salotto c'era quell'odore di chiuso e si sentiva solo il suo russare..mio padre dormiva sul divano..i gatti si svegliavano lentamente osservandomi dal loro lettuccio sopra al calorifero..sospirai e basta avvicinandomi alla cucina..aprendo il frigo..guardando quelle poche cose che c'erano e mordendomi le labbra perchè non potevo percepire il gusto di ogni singolo alimento..allungai la mano verso il cartone del latte bevendolo fino all'ultimo respiro..stringendo gli occhi per come mi bruciavano le guancie..ma dovevo resistere..battei il cartone dellatte sul tavolo del ripiano ansimando per il dolore e piangendo in silenzio..ma quelle lacrime le asciugai subito quando sentii mio padre prendere fiato e alzarsi..mi guardò..prese le sue sigarette,benson&hedges,e andò a fumare in balcone..abbassai lo sguardo sul cartone del latte per gettarlo via..tornando in camera per vestirmi..il solito completino composto da jeans e camicia jeans..non mi va di stare troppo davanti all'armadio..qualsiasi cosa metto addosso non sarò mai carino abbastanza..ma non m'importa..mia madre,s'era svegliata anche lei..la saluto evitando il sorriso,quel sorriso che rovinava un volto gia "deturpato"..mi avviai verso scuola..pronto a essere preso in giro per altre sei ore..

"Il fiume del presente"
i giorni e i mesi passano..le visite continuano..il mio viso è sempr eunto come quello di un bambino sbrodolante..ma non cambia niente..vago per ospedali perdendo giorni di scuola..una benedizione per me.."faccia di pesce"..così mi chiamano..non mi fido di nessuno in quel posto..e la seconda media è cominciata davvero male..Avevo bigiato 13 giorni di fila di scuola per colpa della depressione..perchè me lo ricordo? Perchè mio padre me ne ha date veramente tante quando tutto è venuto a galla..Ma non importa..il passato insiste nella mia mente illudendomi per un attimo..ma basta un riflesso sul vetro delle porte dell'ospedale per farmi tornare alla realtà.Sono in visita da un dermatologo..in sala d'attesa ci sono solo bambini affetti dal classico eczema infantile..finalmente tocca a me..so gia cosa devo fare..mi devo spogliare per farmi visitare..senza capire cosa c'entri il mio corpo con la mia bocca..così per un anno intero..facendo esami su esami..raggiungendo un posto pieno di dentisti che operano su casi patologici..un barlume di speranza in più dal punto di vista della salute,mentre in casa la faida tra mio padre e mia madre continua..senza che io possa fare niente..ed'è proprio ascoltandoli che io mi rivedo in quel letto,contorcermi continuamente...ma ritorno in me quando sento i rumori degli oggetti che cadono a terra..non sembra..ma due anni passano in fretta..non sembra perchè la mia vita per due anni è stata bloccata su un punto fisso,senza che io abbia ruotato qualche manopola..il fiume del presente è bloccato da una diga che intralcia la via verso il mare del futuro..e intanto le urla continuano mentre io provo invano a viaggiare mentalmente..

"Il primo giorno di scuola"
Quello del 9 settembre fu proprio un giorno strano,mi ero svegliato pensando con tristezza al sogno che non avevo fatto..ma non tutto era perduto,dopotutto in questi anni avevo cominciato a prendermi in giro da solo guardandomi allo specchio..gia..è così che sono guarito da una leggera paralisi avuta giusto il mese prima,mi fissavo davanti alo specchio provando a fare smorfie e ridendo da solo di me stesso..mi sentivo potente! Tutti sanno solo ridere delle disgrazie degli altri,ma quanti sanno ridere delle proprie? Per una volta avrei potuto tirarmela come si deve,ma non sono quel tipo di ragazzo..preferisco il mio passo leggero a volto chinato,la mia voce che esce con timidità e i l mio sguardo un po triste..non cambierei una virgola di me..i pazienti passano tre fasi,la fase del "Perchè proprio a me?",quella del "Non mi merito nulla di questo" e quella del "Oh be chissene frega"..io dalla prima fase ero gia passato alla terza.Quel mattino m isarei vestito di blu..prendo i miei soliti jeans,la mia maglietta blu e la mia felpa blu..sono pronto..vado a specchiarmi..le mie labbra sono leggermente violacee,il mio sorriso è il solito sorriso sproporzionato..le mie guancie sono sempre condite da questo rossore..e io me ne frego.Salii sul tram,erano 8 fermate,le avevo contate il giorno prima..salendoci a bordo guardai fuori da quelle "finestre"..tutto sembra andare veloce,in realtà è il tram che si sposta veloce,ma non ci vuole un genio per capirlo..eppure quelle figure che si spostano rapidamente mi fanno venire in mente il mio giovane zio Camillo e le nostre biricchinate..lui aveva 16 anni e io 9..quando si andava a trovare i nonni io e lui ci prendevamo sempre a "Botte" coi cuscini e poi ci prendevamo a botte virtualmente nel mondo di Tekken..ma ci fu anche qualcos'altro he he..ricordo quando un giorno chiuse la porta diettro di noi dicendo che voleva mostrarmi una cosa..io non avevo niente da fare quindi restai e guardai cosa mi voleva mostrare,pensavo a una di quelle macchine radiocomandate che tanto mi piacevano da piccolo..e invece sullo schermo del computer appare una donna nuda..ricordo la mia reazione..occhi sbarrati e bocca leggermente spalancata,mentre quel disgraziato rideva della mia reazione sotto la cintura..ma la cosa bellla er ache ridevamo entrambi per una cosa così normale..eppure non sembrava tanto normale visto che la mamma si era rrabbiata un po quando ha visto quella donna nuda,io non ne capivo il motivo ma quella era l'età in cui cominciavo a capire qualcosa su come nascevano i bambini eccetera eccetera..non farò mai tante risate quante ne feci durante i miei 9 anni..bastava soltanto dire la parola "pene" per farmi scoppiare a ridere..mentre ora rimango indifferente.Notevole come col passare degli anni cresca anche la serietà..ed'è una brutta cosa..la serietà è qualcosa che inibisce la voglia di sorridere mentre stimola la voglia di stare in silenzio..ma anche il silenzio è brutto..quando ti sembra di sentire il vuoto assoluto allora ti accorgi di essere solo e la solitudine è davvero orribile..ma forse è e continuerà ad'essere la mia unica ancora di salvezza..eintanto ero solo,mentre guardavo in silenzio tutti quelli alberi scorrere veloci davanti ai miei occhi uno dopo l'altro..ma la mia fermata era la prorrisima quindi mi preparai a scendere sentendomi sempre più spaventato all'idea di entrare in una nuova scuola.

Il trio casinista
Mi ero perso nei dintorni della scuola ed'ero gia in ritardo..valle a capire le strade e le viuzze del centro,io che ero abituato a stare per più del tempo in casa o al massimo uscire per fare delle compere ma non tropo lontano da casa.In ogni caso riuscii a trovare la scuola..in ritardo..erano tutti in palestra e al mio ingresso qualcuno scoppiò a ridere..vidi una sedia vuota mi ci andai a sedere..la vicepreside mi aveva chiesto nome e cognome..le risposi cercando di sembrare sicuro di me..ma quelle dannate labbra gonfie storpiavano qualche lettera del mio nome..sospirai..venni assegnato alla 1B..non m'importava più di tanto..la prof ci accompagnò in classe cominciando a parlare di qualcosa tipo mancavano i fodni per la scuola quindi quella era l'ultima 1B..beh non l'ascoltavo..ero intento a guardarmi intorno..c'era una ragazza verramente carina seduta al primo banco nella fila di sinistra..poco più avanti di me..i banchi erano disposti in tre file composte da 36 banchi,io ero seduto sul banco destrao,vicino a me c'era Lucas e vicino a Lucas c'era Max..C'era anche un compagno cinese e ancora un tizio iraniano..ma la mia attenzione era più concentrata su quella ragazza..non male come classe pensai inizialmente.Cominciammo a fare lezione..non chiedevo di meglio (-.-).Nemmeno un'ora di lezione che gia Avevo cominciato a rispondere con ironia alle domande della prof seguito da Max e poi da lucas..questi tre nomi saranno sempre nominati in sala professori..forse quellod i Lucas il più delle volte.L'unica cosa che conta di quel giorno in ogni caso è quella ragazza..sarà una chiave molto importante..una chiave che permetterà di sbloccare una piccola porta.

La penna mi salverà
Autogestione..sinonimo di "Non si fa un cazzo"..cosi diceva Lucas..in effetti era così..ma io invece facevo qualcosa..la notte continuavo a sognare quella ragazza..continuavo a sognare un suo ciao..cosi un giorno decisi di rendere reale quel sogno..stavo andando a scuola..
viso splendente..luna crescente.. ripetevo sottovoce mentre camminavo..sorridevo anche se lo trattenevo quel sorriso che mi rovinanva il volto..arrivato a scuola presi carta e penna..trascrissi quelle parole notando con giioia come mi veniva facile comporre delle rime..diedi quella sorta di poesia a questa ragazza..ma il risultato fu molto diverso da quello che credevo..ma stranamente non mi faceva stare male anzi..scrivere mi aveva fatto sfogare inq ualche modo..mi sentivo leggermente più leggero..però sapere che non piaci a qualcuno,probabilmente perchè il tuo viso ha passato giorni migliori,è qualcosa di brutto..ma ora avevo trovato una medicina per questa piccola scottatura ma anche per i miei veri problemi..ed'ero felice..
Tuttavia non smettevo di scrivere,scrivevo tutto il tempo stupide rimette che mi facevano ridere..era piacevole..un'altra ragazza mi osservava incuriosita..
Ci scommetto il culo che quella è una poesia
disse lei sorridendo..sorrisi anche io,un po timidamente..annuendo e basta
Che cosa dolce..come vorrei ricevere una poesia
disse lei..così io le chiesi solo il nome..scrivendolo poi in mezzo al foglio composi quelle rimette che sapevo comporre formando un'altra poesiuola..donandogliela e facendola sorridere..mi abbracciò forte e mi diede anche un bacio sulla guancia..ma cosa più importante..non mi aveva chiamato "faccia di pesce".Così cominciava un nuovo capitolo della storia della mia vita..speravo solo che mi bastasse l'inchiostro che avevo a disposizione per descrivere abbastanza sorrisi,sperando di avere molte occasioni per descrivere altrettanti sorrisi.

Vi presento..un nuovo Stan

Ed'è così che da quel giorno cominciai a scrivere rime dopo rime alimentato dalla voglia di sfogare una rabbia repressa,l'odio verso la vita che mi era stata concessa,attrazione per quella ragazza che purtroppo non ricambia,e quindi ancora rabbia..ma c'è anche una forza di volontà a me sconosciuta..quella voglia di andare avanti,di continuare a scrivere fregandomene di quello che può accadere,pensando solo al presente..per la prima volta..l'unico piccolo viaggio mentale che mi permettevo avveniva quando con la fantasia rendevo reali quelle scene innocentemente dolci che descrivevo..cosi facendo evitavo illusioni,e evitando illusioni non soffrivo..ed'è proprio così che sentii una piccola molla scattare nella mia vita,quella piccola malla che scattando ha socchiuso la diga lasciando defluire le acque del fiume che prima che era bloccato..ci voglio provare..voglio provare a farmi un nome..e fu cosi che organizzai un paio di collettivi..nemmeno due giorni che ero gia conosciute come "Il patato di 1B"..mi ero costruito quella che i miei coetanei chiamavano reputazione..senza nemmeno il bisogno di avere oggetti costosi o vestiti alla moda..solo grazie ad'una stupidissima penna da 90 centesimi..qual'era questa reputazione? Il ragazzo più tenero della scuola ovviamente..in una settimana avevo conosciuto più di 200 persone..(mentre se pensaimo a ora che sono in seconda,il mio compagno Lucas,ricco sfondato,con i suoi modi di fare da pariolino snob conosce si e no 20 persone..ma solo ora..si è un piccolo vanto..un punto in più per la sincerità.).Avevo quasi del tutto diemnticato dai vere un viso che non riconoscevo come mio..quelle labbra tumefatte e quel rossore sulle mie gote cosi innaturale..me l'ero dmenticato..a casa le acque erano lievemente calme..c'erano dei litigi ma piccoli..avvenivano litigi anche tra me e mia madre..ma niente di grave.Il più bel periodo della mia vita..un periodo in cui ho scoperto di essere bravo in qualcosa proprio mentre mi ritenevo un buono a nulla.Vi presento un nuovo Stan.

Forza di volontà
Ma c'è qualcosa che mi logorava la mente durante le vacanze estive..come aveva fatto anche quell'anno ricco di emozioni e scoperte a livello personale,a passare così in fretta? No aspettate..c'è differenza..questa volta l'ho proprio percepito il passare del tempo..quando il fiume era bloccato invece tutto era statico..me ne sono accorto proprio quando sentivo che avrei preso una svolta.Sono ambiate molte cose in un anno..con l'arrivo della primavera la mia bocca è migliorata..lentamente ho riacquisito il senso del gusto..le labbra si sono stabilizzate e il gonfiore si è attenuato..magia? No..Speranza? Forse..Ma alla fine tuttoi l merito va al Dott.Lodi..dopo due anni di inieizioni dirette alle labbra era riuscito a farmi tornare la voglia di specchiarmi..in questo istante mi trovo seduto..la mia lingua accarezza le guancie internamente sentendo anche alcune piccole cicatrici..sapete cos'è una biopsia? Fare una biopsia consisten nel prelevare del tessuto che si sospetta essere tumorale dalla zona danneggiata..gia..io ne ho avute 1uattro su entrambe le guancie...non fa tanto male poichè esiste una cosa chiamata "anestesia"..non fa tanto male al momento..ma quando poi l'anestesia va via e i punti,oh..quei 9 punti non li potrei mai scordare,li senti subito tirare..non puoi sorridere..non puoi parlare,nons candendo bene le parole..non puoi mangiare..mi chiedo ancora come cacchio ho fatto a sopportare questo piccolo calvario senza il sostegno costante dei miei genitori o degli altri,vagando fra litigi e crisi di nervosisimo continue..sono proprio forte.Ogni mattina mi specchio notando come sono diventato alto..come sono diventato snello..quella ciccia che mi aveva giurato guerra era scomparsa..mi sentivo sempre più guardabile..pronto a un'altra estate in Polonia.

Fumava delle sigarette fini e lunghe
Mi ero deciso di tornare a parlare con mio padre..ma solo per chiedergli di fare il bravo almeno durante il viaggio..gia..raggiungevamo la polonia in auto..e viaggiare in auto concedeva molti panorami unici..ma questi venivano rovinati dalle loro urla..e dai suoi gesti sopratutto..vedete,quando si arrabbiava accelerava improvvisamentee sbandava volutamente dicendo chiaramente che ci avrebbe fatto fare una brutta fine..sono scene irremovibili..ancora più pesanti come quelle vissute non molto tempo fa..eravamo di ritorno da una visita quandoda una domanda sul pranzo hanno cominciato a litigare e lui con un coltello in mano ci seguiva..fortunatamente aveva solo spaccato l'anta di un armadio lasciandoci soli..lentamente stavo ritornando vittima dei miei viaggi mentali..
Fai il bravo almeno in auto..
E' tua madre che deve imparare a stare zitta e a non parlare del passato! Lei c'ha la merda nella testa e continua..
Non lo ascoltavo..non era mai colpa sua..non è mai stata colpa sua nemmeno quando ha fatto venire un tumore al bracci oa mia madre,o quando la riempiva di botte da piccolo..no..la colpa era sempre della mamma che "Parlava troppo"..era vero..la lingua della mamma era davvero lunga e non nego che anche a me rompa spesso le scatole starla a sentire..ma non è certo per un motivo cosi futile che mi comporterei come mio padre..non credo nemmeno che esista un motivo per essere così violenti.In ogni caso il viaggio andò bene..neanche un litigio..il nostroa rrivo fu notturno come sempre e la mattina dopo ero gia pronto a farmi un giretto per incontrare i miei amici..la mia autostima era di nuovo salita..ora che ero migliorato,ora che mi sentivo meglio,ora che avevo tutto ciò di cui avevo bisogno ero pronto a passare una settimana indimenticabile..durante i primi giorni rividi delle ragazze con cui giocavo da piccolo..ora erano delle donne..ma mi divertivo a prenderle in giro per l'altezza he he..erwin e rafal (rafau-sarebbe come la "L sbarrata" del nome "Karol WojtyLa)..i miei migliori amici..cosi si ricomponeva un secondo trio casinista,il migliore he he cosi bazzicavamo ridacchiando e predendoci in giro..venendo a conoscenza di un certo "Cibor" si per quanto possa sembrare ridicolo è proprio un nome..lui assieme ai suoi amici occupava il secondo aprchetto del queartiere..il più accogliente..così ogni giorno andavamo li..ci divertivamo allos tesso modo non era cambiato nulla..io continuavo a inventarmi storie di tante conquiste come quella di una certa "Nora" oppure quella di "Mary"..in poche parole ai loro occhi ero un rubacuori hehe..la verità è che a 15 anni non avevo nenache dato un bacio a una ragazza gia..ma vabbè non c'è niente di male..credo.Ino gni caso c'era questa Ania..beh è cresciuta anche lei..fisicamente era molto attraente e lo dicevano tutti me compreso..sembrava provare più simpatia per me..cosi una volta per scherzo avvicinai il miov olto al suo..ma lei nons i allontanò..beh mi avvicinai di più incontrando le sue labbra con le mie,sentendo come una piccola scossa..ce ne fu uno..poi un'altro..poi un'altro ancora..quel giorno l'avevamo passato sbaciucchiandoci..gia..ma c'era qualcosa che mi dispaiceva..non provavo nulla per lei..così la ignorai per paura..ma non ce la potevo fare così le parlai a quattr'occhi..scoprendo che anche lei fortunatamente non provava nulla per me..era meglio così no? Ma avevo deciso di concludere subito i pensieri per quella breve esperienza..passai più tempo con Cibor..incontrando una ragazza di nome Angelika..la conoscevo gia di vista..mi aveva riconosciuto a sua volta..lei si che era davvero stupenda..angelica proprio comeils uo nome..capelli biondi,occhi azzurri,alta,voce dolce e cristallina..la ragazza del mio sogno..quella che non sarebbe dovuta esistere..eppure era li..accadde tutto di fretta..mi cheise il numero di cellulare..mi chiese di uscire con lei per chiaccherare un po..ed'eccomi li con lei seduto su una panchina sotto a una lieve pioggerella..non riesco a non sentirmi in imbarazzo alle sue parole,ai suoi sguardi..lei fumava quelle sigarette fini e lunghe..me ne aveva offertauna ma io non l'accettai..scoprii che aveva gia il ragazzo..ma in ogni caso ci avrei rinunciato in partenza..voglio dire..la distanza è notevole.Il giorno dopo ero con Cibor,la sua ragazza Martina e una sua amica..tuttie tre con le sigarette in bocca..l'amica di Martina aveva le stesse sigarette di Angelica..Massì.Le presi una sigaretta..l'accesi..presi un po di fumo buttandolo fuori..
Non si fuma così he he Devi prenderne un po,aspirare e poi buttare fuori..dai vai
Cibor che col suo fare da "gangsta new age" mi aveva insengato a fumare..fu l'unica sigaretta fumata in polonia..mi sentivo in colpa per averla fumata..lo confessai persino a mia madre..eppure le sigarette hanno mosso una manopolina nella mia vita..strano ammetterlo ma è così..perchè proprio fumando sono riuscito a capire questa cosa del tempo..voglio dire..fai un tiro e poi lasciati andare un attimo..ritira su la mano e noterai che la sigaretta è arrivata gia vicino al filtro..è così..è come se ti lasciassi sfuggire l'occasionedi prendere un'opportunità..la lasci andare..e quanto ti rendi conto di cosa potevi avere..sei gia al filtro.

Continua..."Benson&Hedges","Punto fisso","Fondotinta","E ora?"

Edited by <Fabielle> - 19/2/2011, 16:28
 
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setfe
view post Posted on 18/2/2011, 23:31




spero davvero che continuerai presto..sono curiosa di leggere il seguito..
 
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setfe
view post Posted on 19/2/2011, 00:18




ecco bravo..mi hai incuriosita ancora di più..continua così e non fermarti!!
 
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Rose-Cullen
view post Posted on 19/2/2011, 00:39




my dear! :cry: Strano...davvero strano...sto piangendo! La cosa non mi meraviglia piu' di tanto... :T.T:
:okki: lo abbraccia forte forte...
 
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setfe
view post Posted on 19/2/2011, 11:55




bellissimooooo..fratellino continua così..
 
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<Fabielle>
view post Posted on 19/2/2011, 16:29




Grazie ragazze ^_^
 
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5 replies since 18/2/2011, 22:01   73 views
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